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RICORDANDO PININFARINA

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Il 5 gennaio 2013 un nutrito gruppo di MdL, grazie  all’interessamento del MdL Graziano Manfredini, ha partecipato alla visita alla Galleria Ferrari  dove è stata allestita una mostra

“Le grandi Ferrari di Sergio Pininfarina” in onore del famoso designer.  

La mostra  illustra gli anni che hanno visto Sergio, figlio di Battista Farina, detto Pinin, fondatore della azienda, contribuire in modo determinante alla nascita di alcuni dei modelli più famosi del Cavallino Rampante. Un sodalizio iniziato nel 1952 che rappresenta l’espressione del miglior Made in Italy.


La rassegna espone alcune delle "rosse" entrate nella storia dell'automobile e frutto dei sessant'anni di collaborazione tra il carrozziere torinese e la Casa di Maranello: molti pezzi unici,  come la straordinaria Concept Pinin, il solo esperimento di una Ferrari a 4 porte, o la 330 GTC speciale che fu della principessa del Belgio, Liliane de Rethy.

Tre sale  accolgono e illustrano il lavoro di Pininfarina.

Nella prima, "Pininfarina e le corse", sono esposti modelli quali la 250 LM, ultima vincitrice della 24Ore di Le Mans, la 250 GT Berlinetta passo corto con cui Stirling Moss vinse il Tourist Trophy nel 1961 ed altre vetture affiancate alle monoposto Ferrari di oggi.


La seconda, "Pininfarina e le Concept car", presenta alcuni modelli sperimentali come la Modulo, la P6 e la Pinin, unico esperimento di una Ferrari a 4 porte.

 
Infine la terza, “Pininfarina e le vetture Gran Turismo”, espone vetture destinate alla strada insieme ad alcuni esempi dell'età contemporanea.


Completa la rassegna un video con i grandi piloti Ferrari, le gare ed un’intervista esclusiva di Pininfarina che racconta dei suoi rapporti con Enzo Ferrari e Luca di Montezemolo.


Dopo circa due ore di sogni (l’atmosfera all’interno ha permesso alla nostra fantasia di costruire, guidare e correre con le rosse mentre i grandi piloti ci guardavano dalle pareti), ci siamo rassegnati ad uscire.


Rassegnazione subito sostituita dall’entusiasmo. Siamo infatti partiti per il pranzo che il grande Lotti ci aveva organizzato all’Agriturismo “La volta delle Rondini”

Fiducia ben riposta!  L’ambiente è simpatico, il ristorante è ricavato dalla ristrutturazione di una vecchia stalla all’interno del podere dell’azienda agricola, il pranzo davvero ottimo. E poi ancora chiacchiere e scambi di opinioni su quanto avevamo appena lasciato.

Ma non finisce qui! Ciliegina sulla torta: la proprietaria dell’agriturismo ci propone una visita al “Museo della Civiltà contadina”, proposta subito accolta con entusiasmo da tutti i presenti.
Una breve camminata ed eccoci arrivati.
A fianco di una piccola cappella,  ecco il museo, situato in un vecchio edificio scolastico ristrutturato.

Espone circa 400 oggetti, utilizzati sia per la casa che per il lavoro nei campi, donati da famiglie della zona. Accanto agli attrezzi agricoli troviamo strumenti per la lavorazione della lana e della canapa. Fanno parte della raccolta anche piccoli giocattoli in legno (trottole, bamboline, giochi di prestigio).


Un piacevole salto in un passato recente, vissuto e conosciuto da molti dei Maestri presenti.
Alla fine della visita una bella foto di gruppo e la promessa/speranza di ripetere al più presto esperienze simili.

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